È una realtà incontrastabile che il mobile sia diffusissimo, usato da un alto numero di utenti per effettuare ricerche, per connettersi con altri utenti, per utilizzare applicazioni di ogni genere. Tra l’altro i numeri sono in costante crescita, come dimostrano tutte le più recenti ricerche. I dati Audiweb in Italia relativi a dicembre 2012 parlano del 34.8% di individui che si connette da smartphone (contro il 33% del mese precedente) e il 5.6% da tablet (contro il 4,9% del mese prima). Grazie a questa sua enorme diffusione diventa fondamentale per ogni azienda essere raggiungibile anche da smartphone e tablet. Esistono due modalità per poter portare a termine tale obiettivo: il sito mobile o un’app. Sono due strumenti diversi, che hanno anche modalità d’uso differenti, per questa ragione sono perfettamente compatibili.
Un sito che sia adatto alla navigazione da mobile può essere realizzato in due modi: un sito web, quindi visibile tranquillamente da desktop, ma realizzato con design responsive (RWD – Responsive Web Design). Con questo termine si indica un layout grafico che, a seconda del device da cui viene visualizzato, si adatta a misure e modalità di visualizzazione, senza distorcere i contenuti e soprattutto senza costringere l’utente a fastidiosi zoom e scroll. Un altro modo per far visualizzare il proprio sito dai device mobile è crearne una versione appositamente destinata ad essi. Solitamente questo genere di siti assomiglia più a un’app che a un sito web e deve avere caratteristiche ben definite:
L’applicazione mobile deve rappresentare un’utilità per l’utente e allo stesso tempo veicolare il brand, dandogli visibilità. Un esempio in questo senso è l’applicazione della Barilla, che porta il nome del brand, ma che allo stesso tempo aiuta chi la scarica a fare la spesa, trovare nuove ricette e persino a capire la quantità di pasta che si sta utilizzando. Esistono molti casi di successo di questo tipo, chiaramente per ottenere buoni risultati occorre una progettazione a monte, che sia in grado di definire i bisogni degli utenti e integrarli con quelli che sono i servizi/prodotti specifici dell’azienda.
Un aspetto da non sottovalutare assolutamente in fase di progettazione di un’app è l’ASO – App Store Optimization. Molto simile a ciò che si fa per i siti web (SEO), questa disciplina di ultimissima generazione studia come si posizionano le applicazioni all’interno dei motori di ricerca degli app store, in maniera da trovare metodologie comuni che consentono di favorire un’app, rispetto a un’altra che ha la stessa funzione. Gli elementi da considerare, per quanto simili, si differenziano tra app store, il Google Play per Android ha regole diverse da iTunes per iOS.
