Come utilizzare Twitter per il marketing

Sono moltissime altre le funzioni di Twitter, difficili da elencare tutte, soprattutto a causa della continua e costante evoluzione che sta avendo. Twitter è senz’altro uno strumento di marketing, a patto che venga utilizzato nella maniera correttaUn brand può arrivare ad avere molta influenza su Twitter e diventare quindi autorevole, allo stesso tempo è più aperto alle critiche, immediate e sferzanti. Ci sono molte case history di fallimenti sui Twitter, ma nel contempo si trovano anche utilizzi corretti e di successo.

Adotta la strategia giusta per il tuo business su Twitter

Twitter, per quando venga spesso definito un social network, è in realtà un microblog, una piattaforma, cioè, dove è possibile pubblicare brevi messaggi, i tweet, di un massimo di 140 caratteri. Data la brevità dell’espressione spesso ai tweet viene associato un link, che serve ad approfondire l’argomento che si sta condividendo. I tweet vengono infine farciti da parole segnalate con # o con @. Il cancelletto (#) serve a indicare un hashtag, una parola “calda” che inserisce il tweet in un determinato contesto. La chiocciola (@) serve invece a citare un altro utente, viene infatti seguita dal nome che questo ha scelto per essere trovato su Twitter, ad esempio, Esperto Marketing, è @espertomktg. Navigando su Twitter sarà facile notare nella sidebar sinistra le tendenze, sono dieci hashtag o parole che in quell’istante sono di moda fra gli utenti Twitter, cliccandoci sarà possibile visualizzare tutti i tweet che contengono il Trend Topic (TT) e volendo inserirsi nella conversazione. Con RT (re-tweet) si indica che si sta proponendo un tweet pubblicato da un altro utente, si può fare automaticamente cliccando sull’apposito link Retweet oppure manualmente, ricordando sempre di aggiungere RT e la citazione di chi ha pubblicato in origine. Ogni account ha dei follower e dei following, i tuoi follower riceveranno sulla loro timeline i tuoi tweet. Se invece tu diventi follower di qualcuno questao verrà segnalato sul tuo account come following e ricevrai sulla tua timeline i suoi nuovi tweet. Più difficile a dirsi che a farsi.

Come non usare Twitter: l’#epicfail McDonald’s

McDonald’s decise di acquistare un promoted trend, #McDStories,per intraprendere una campagna di marketing emozionale, che richiamasse cioè ricordi piacevoli degli utenti legati ai ristoranti McDonald’s.Unottimo spunto se non fosse per ciò che ne è conseguito. Gli utenti cominciarono a twittare le loro esperienze, ma la maggior parte erano negative: prodotti pessimi, personale scortese, sporcizia, mancanza di igiene e molto altro. Un disastro totale, tanto che la campagna venne bloccata immediatamente. Dov’è stato l’errore maggiore? Probabilmente nella mancanza di pianificazione. Prima di creare una campagna per Twitter occorre monitorare qual è il sentiment che gira attorno brand, leggere le conversazioni già esistenti che riguardano lo riguardano e capire se mandare in pasto ai lupi (i twitteri) il marchio possa essere un’azione positiva o negativa. Il problema maggiore che hanno i grossi marchi è che si sentono onnipotenti, ancora non sono entrati nel vivo del rapporto one-to-one che si viene a creare nei social network, dove non sono più grossi loghi lungo le autostrade, ma utenti fisici con cui si può interloquire e che possono ricevere pubbliche critiche.

Casi di successo: @DellOutlet

La Dell produceva e produce computer, l’azienda principale venne divisa e venne creata Dell Outlet, una rivendita di pezzi di ricambio, giacenze e prodotti rigenerati a prezzi scontati. Il meccanismo di vendita, per funzionare, doveva utilizzare una comunicazione diretta e rapida con l’utente finale, tant’è che i principali mezzi utilizzati erano l’e-mail marketing, AdWords e SEO. Poi decisero di inserire Twitter nella loro strategia di web marketing e ottennero un enorme successo. Twitter veniva utilizzato per intraprendere una conversazione reale e diretta con gli utenti, per rispondere alle loro richieste, per fornire informazioni. Chiaramente l’account Twitter veniva, e viene tutt’ora, utilizzato anche per proporre offerte e occasioni, ma sempre in maniera moderata e sempre monitorando i click, per avere traccia di ciò che viene più o meno apprezzato dai follower. Tutto questo non solo ha aumentato notevolmente la visibilità del brand, ma anche le vendite. Secondo i dati forniti dalla stessa Dell sono attribuibili tre milioni di dollari di fatturato ai post su Twitter. Anche la presenza su Twitter è aumentata, attualmente esistono circa 80 account ufficiali che offrono ogni tipo di prodotto in tutti i continenti, in più vengono utilizzati account collegati ai dipendenti per rispondere alle richieste dei clienti.

Cosa offre Twitter ai brand

Twitter ai brand offre la possibilità di aprire un account, che non ha nulla di differente da quello degli utenti “normali”: immagine profilo, breve descrizione, immagine di copertina. Esistono però altri strumenti che un brand può utilizzare per farsi conoscere: promoted tweet, promoted account e promoted trends. Sono tre forme pubblicitarie che prevedono la sponsorizzazione di tweet, account o trend. Chi utilizza Twitter, anche non troppo frequentemente, avrà notato che nei risultati di ricerca o nella sidebar sinistra appaiono tweet e account che hanno la dicitura “sponsorizzato”. Significa che il brand ha pagato per apparire sul tuo profilo, perché magari rispondi al suo target, o che ha pagato per essere presente nella ricerca legata a determinate parole chiave. I promoted trends prevedono invece l’acquisto di un trend topic per una certa area geografica. Generalmente a una campagna promozionale va necessariamente associato un utilizzo tradizionale del microblog, altrimenti i follower acquisiti dalle sponsorizzazioni presto smetteranno di seguire il marchio. È stato infatti provato che l’influenza su Twitter si acquisisce pubblicando contenuti di qualità, che siano quindi interessanti e rilevanti, e se si ha la capacità di far compiere azioni, come retweet, aggiunta ai preferiti o ancora meglio interazioni con botta e risposta.